Arzano, 14 marzo 2024 – Un’ombra di sospetto si abbatte sull’impresa funebre Santa Chiara, con il comune che ha deciso di sospendere l’autorizzazione all’attività. La ragione? Una mancanza di controlli efficaci da parte dell’ufficio SUAP, che ha permesso l’apertura dell’agenzia senza le dovute verifiche antimafia sui soggetti operanti.
Questa non è la prima volta che l’impresa si trova al centro di controversie: già due volte aveva aperto i battenti, solo per chiudere di nuovo quando le autorità hanno scoperto la mancanza delle informazioni necessarie. La gestione dell’impresa, affidata al figliastro di Luigi Scafuro, ha sollevato ulteriori preoccupazioni, dato che Scafuro è stato precedentemente coinvolto in indagini antimafia per la gestione di un’altra impresa funebre.
Gli legami della famiglia Scafuro con il clan Ferone e il passato coinvolgimento di vari funzionari comunali hanno portato alla luce una serie di indagini riguardanti falsi ideologici, abusi d’ufficio e omissioni, gettando ulteriori ombre sul funzionamento dell’impresa.
Intanto, nonostante la sospensione dell’autorizzazione, segnalazioni indicano che l’attività sembra essere ancora operativa di notte, sollevando domande su eventuali attività illecite in corso.
Questa vicenda sottolinea l’importanza di controlli rigorosi e trasparenti per garantire che le attività commerciali rispettino le leggi e non siano coinvolte in attività illegali.
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