Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha espresso una critica severa riguardo lo stato del calcio italiano, evidenziando una profonda problematica legata alla sostenibilità economica del sistema.
Durante il ‘Business of Football Summit’ a Londra, De Laurentiis ha messo in luce le difficoltà finanziarie che affliggono i campionati e le squadre, incapaci di competere economicamente a livello internazionale a causa del calcio Italiano.
Il fulcro della questione, secondo De Laurentiis, risiede nelle risorse finanziarie derivanti dalle competizioni europee, ritenute insufficienti a garantire una gestione economica sana delle squadre. La distribuzione degli introiti da parte della UEFA, nonostante le cifre milionarie stanziante per Champions League, Europa League e Conference League, non sembra soddisfare le esigenze dei club, molti dei quali gravati da debiti.
La sua critica si estende alla gestione del calendario delle partite, ritenuta eccessivamente onerosa per le squadre e potenzialmente dannosa per l’interesse del pubblico. La densità del calendario, con un numero elevato di gare, rischia di compromettere l’attrattiva del calcio, minando la sua sostenibilità a lungo termine.
Queste osservazioni sollevano questioni fondamentali sulla struttura economica del calcio professionistico, invitando a una riflessione su come rendere il sistema più equilibrato e sostenibile. Le parole di De Laurentiis evidenziano l’urgenza di rivedere i modelli di finanziamento e gestione delle competizioni, per assicurare ai club la possibilità di competere su basi solide e sostenibili, attrarre il pubblico e garantire la salute finanziaria del calcio italiano.
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