Sarebbe stato ucciso per avere sottratto armi, droga e denaro al gruppo criminale Bervicato, per conto del quale effettuava attività di spaccio di droga, Antonio Natale, il 22enne trovato senza vita con tre colpi di pistola alla testa e al torace, in un terreno alla periferia di Caivano (Napoli), il 18 ottobre 2021, un paio di settimane dopo la sua scomparsa.
A sparare, secondo i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna e la Dda di Napoli, sarebbe stato il 22enne, Domenico Bervicato, ritenuto legato all’omonimo gruppo malavitoso, al quale gli inquirenti contestano l’omicidio e i reati connessi di detenzione e porto di arma da sparo, aggravati dal metodo mafioso.
La madre della vittima, Anna Alboretti, in più occasioni ha riferito che l’ultimo a vedere il figlio, prima della sua scomparsa, era stato proprio Domenico Bervicato: di Natale si sono perse le tracce il 4 ottobre 2021.
Domenico Bervicato venne anche ascoltato dagli investigatori ai quali disse che con Antonio era andato da Caivano a Napoli e che da quel momento non si erano più visti. Domenico Bervicato venne successivamente arrestato nell’ambito di una indagine antidroga dei carabinieri nelle piazze di spaccio del Parco Verde di Caivano. I militari notificarono a lui e ad altri tre suoi familiari – Massimo e Giovanni (suoi fratelli) e al loro padre Francesco – un’ordinanza nella quale gli veniva contestato di avere messo in piedi un’associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Secondo le indagini Domenico Bervicato era ora in procinto di scappare.
ansa
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