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Al Liceo Statale E. Pascal di Pompei si è svolto l’evento “Dai banchi di scuola all’università.

Uno sguardo al futuro” finalizzato all’orientamento universitario per i giovani maturandi. La manifestazione è stata organizzata nei locali dell’Istituto di Corso Italia e ha visto la massiccia partecipazione degli studenti della sede centrale di Pompei e di quelli della succursale di Sant’Antonio Abate. L’Istituto ha ospitato le più importanti università della Campania vicine territorialmente alla sede dell’istituto: la Federico II, la Parthenope e la Suor Orsola Benincasa di Napoli, l’università di Fisciano (SA) e la Vanvitelli di Caserta; i docenti di questi centri di formazione per oltre 3 ore hanno accolto oltre 160 alunni ed a loro hanno illustrato – in un confronto diretto con gli alunni – i diversi indirizzi di studio, le specializzazioni e gli eventuali sbocchi lavorativi. L’incontro è apparso molto partecipato e coinvolgente anche grazie alla funzionale organizzazione: ogni dipartimento, di ciascuna università, era ospitato in un’aula attrezzata e qui i diversi docenti hanno presentato i loro percorsi formativi. In qualche caso sono state messe in funzione strumentazioni particolari per descrivere indirizzi di ricerca e simulare lezioni universitarie: grande attenzione hanno riscontrato gli indirizzi tecnologici che hanno affrontato i temi della robotica.
“Gli incontri di orientamento universitario hanno per noi grande rilevanza – ha dichiarato la dirigente scolastica, dottoressa Annarita Cortese – in quanto sentiamo la responsabilità di offrire ai nostri ragazzi tutto quanto sia possibile per una scelta oculata e motivata. La nostra organizzazione scolastica cerca in tutti i modi di pilotare gli studenti ad una decisione serena e consapevole e per fare questo appare ovvio che la scelta debba scaturire tra proposte ampie e di qualità.
Cerchiamo anche di seguire i nostri ragazzi nel loro percorso universitario e loro sanno di trovare nel nostro Istituto disponibilità ed ascolto”.

Gli studenti durante l’incontro hanno potuto dunque dialogare con i docenti universitari ponendo loro quesiti di ogni tipo, dalle caratteristiche dei corsi agli sviluppi della loro formazione. Molti sono usciti da questa esperienza con le idee certamente più chiare e con tutti i dati per maturare una scelta che vada incontro alle loro aspettative. Gli studenti, nella maggior parte dei casi, hanno evidenziato preoccupazioni per il loro futuro nel mondo del lavoro e, seppure in tanti abbiano dichiarato di voler provare una esperienza lavorativa fuori dalla regione e all’estero, tutti hanno espresso il desiderio di spendere le loro future professionalità nella loro terra. Il messaggio che ne emerge è che spetta alle istituzioni e alla politica creare percorsi virtuosi che leghino in qualche modo tutti i processi formativi, sia della scuola dell’obbligo che dell’università, con il mondo del lavoro del territorio di appartenenza. Solo in questo modo si potrà far sì che le nostre intelligenze arricchiscano e potenzino le regioni che le hanno formate. Alla fine dell’evento, tutti i partecipanti, hanno espresso soddisfazione e aspettative speranzose. E’ opportuno, quindi, questa un’altra indicazione emersa, darsi da fare ancor di più per non togliere dagli occhi di questi ragazzi il sogno di un grande futuro.

ansa


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