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NAPOLI – Salvatore Coppola, 66 anni, ex collaboratore di giustizia e ingegnere coinvolto nel sistema camorristico, è stato assassinato in un agguato nei pressi del supermercato Deco a San Giovanni a Teduccio. Coppola, precedentemente sotto regime di protezione, aveva recentemente deciso di ritornare nel suo quartiere d’origine, pagando un prezzo terribile per la sua scelta.

Il nome di Coppola compare in un’inchiesta di una dozzina di anni fa sui legami tra imprese e camorra nella zona di Napoli Est. Il suo coinvolgimento era legato a Orlando Antino, capo dell’ufficio tecnico comunale di San Giovanni, secondo quanto riportato in un verbale davanti al pm Woodcock.
Coppola, nel suo racconto al pm, affermava di aver “egemonizzato” le ristrutturazioni nella zona, gestendo progetti significativi con la società Caltekna, di cui era socio di fatto. Le indagini rivelavano una stretta connessione tra Coppola e Antino, con quest’ultimo che stabiliva i prezzi e gestiva direttamente alcuni incarichi.
L’agguato è avvenuto in un contesto che evoca il passato criminale di Coppola, mettendo in evidenza il rischio costante che corrono coloro che decidono di collaborare con la giustizia. Le forze dell’ordine sono attualmente impegnate nelle indagini per identificare gli autori di questo omicidio e far luce sui retroscena che lo hanno preceduto.

Redazione

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