Questa operazione trae origine dall’arresto, avvenuto lo scorso 12 febbraio, di un uomo coinvolto in una truffa simile a Pigneto, Roma, aprendo la strada a un’indagine più ampia che ha rivelato un sofisticato schema di frode.

Analizzando i contatti e gli spostamenti dell’individuo arrestato in febbraio, le autorità sono risalite a una centrale operativa situata a Napoli, fulcro delle operazioni di truffa. Questa centrale orchestrava le comunicazioni con le vittime, inducendole a consegnare denaro e gioielli a falsi incaricati postali, con la promessa di un pacchetto fittizio in arrivo. Una perquisizione, autorizzata dalla Procura di Roma, ha portato alla scoperta di questa centrale all’interno di un deposito a Casoria, svelando così l’articolazione di questa rete criminale.

L’azione dei Carabinieri non si è limitata alla sola centrale: a Roma, un’attenta sorveglianza ha permesso di identificare un veicolo sospetto nel quartiere Tomba di Nerone, guidato da uno degli individui precedentemente arrestati. L’intervento tempestivo ha permesso di sventare un ulteriore tentativo di truffa e di recuperare la somma di denaro destinata alla frode. Gli altri membri della banda sono stati colti in flagrante all’interno della cosiddetta ‘centrale telefonica’, attestando l’efficacia della strategia investigativa.

Questa operazione mette in luce non solo l’ingegnosità dei criminali nell’ideare metodi sempre più sofisticati per sfruttare le vulnerabilità delle persone, ma anche la determinazione e l’efficienza delle forze dell’ordine nel contrastare tali fenomeni, garantendo sicurezza e giustizia per le vittime di queste deplorevoli azioni.

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