Salerno: Lo scandalo del traffico illecito di rifiuti speciali dall’Italia alla Tunisia ha scosso le fondamenta dell’ambiente e della governance pubblica.
Salerno: L’operazione coordinata dalla Procura di Potenza, che ha portato all’arresto di un funzionario della Regione Campania e di diversi imprenditori, ha messo in luce un intricato sistema criminale che coinvolgeva anche intermediari senza scrupoli.
L’inchiesta, partita nel 2020 in seguito al tentativo di smaltire illegalmente rifiuti speciali in Africa, ha portato alla luce una serie di illeciti che vanno dalla gestione illecita di rifiuti alla frode nelle pubbliche forniture. Il coinvolgimento di funzionari pubblici e l’emissione di autorizzazioni complesse hanno facilitato il traffico illecito, mettendo a rischio l’ambiente e la salute pubblica.
Il funzionario della Regione Campania coinvolto nell’inchiesta è stato posto agli arresti domiciliari, mentre le indagini continuano per individuare tutti i responsabili di questo grave crimine ambientale. L’obiettivo finale del gruppo era quello di interrare o bruciare i rifiuti in Africa, ma fortunatamente solo una parte del progetto criminale è andata a buon fine.
Questo scandalo evidenzia l’importanza di una rigorosa vigilanza e di controlli efficaci sullo smaltimento dei rifiuti, così come la necessità di rafforzare le leggi e le sanzioni per contrastare il traffico illecito. Solo attraverso un impegno congiunto delle istituzioni e della società civile possiamo proteggere l’ambiente e garantire un futuro sano e sostenibile per le generazioni a venire.
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