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In un contesto dove la violenza sembra cercare di soffocare le voci di chi lotta per la legalità, l’incendio dell’auto di don Marcos Aparecido de Goes, parroco a Francolise, nel Casertano, emerge come un chiaro segnale intimidatorio.

Napoli: La comunità, tuttavia, non si lascia intimidire e risponde con un’imponente dimostrazione di solidarietà a Don Marcos . Questa sera, i fedeli di Francolise marceranno in un corteo di sostegno per il loro parroco, testimoniando la loro incondizionata vicinanza in seguito all’attentato alla sua Hyundai, ripreso dalle telecamere di sicurezza.
Il gesto, di chiaro stampo camorristico secondo le parole del sindaco Sergio Tessitore, non è isolato nel contesto delle intimidazioni ai danni di sacerdoti impegnati socialmente. Dall’avvelenamento tentato con candeggina nel vino della messa a Vibo Valentia contro don Felice Palamara, alla bomba davanti alla parrocchia di don Patriciello a Caivano, l’attacco a don Marcos si inserisce in una serie di episodi allarmanti.
Le telecamere di sicurezza hanno catturato il momento in cui un individuo ha versato liquido infiammabile sulla vettura del parroco, scatenando le fiamme. Questa azione ha suscitato una forte reazione non solo a livello locale, ma anche tra le associazioni che si battono per la legalità, come ‘Abele, Legalità Giustizia e Sicurezza’, che esprime solidarietà al sacerdote e invita a una riflessione comunitaria sull’accaduto.
Il sindaco Tessitore ha espresso una ferma condanna dell’atto, enfatizzando come Francolise debba essere ricordato non per episodi di vandalismo ma come comunità che valorizza la cura e il rispetto reciproco. Nel frattempo, l’associazione Abele sottolinea come l’atto contro don Marcos si collochi vicino all’anniversario dell’assassinio di Don Peppe Diana, ricordando la persistente necessità di lotta alla criminalità organizzata.
La determinazione della comunità di Francolise di stare al fianco di don Marcos e di opporsi alla cultura mafiosa evidenzia un profondo senso di giustizia e di coesione sociale. Questo episodio, lontano dall’intimidire, rafforza il legame tra i cittadini e il loro parroco, dimostrando come la solidarietà possa diventare un potente strumento di resistenza contro le forze oppressive.

Redazione

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