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E’ morto, a Ravenna, l’attore e regista Ivano Marescotti. Aveva 77 anni. Era da qualche giorno ricoverato all’ospedale civile di Ravenna a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia. Lascia la moglie Erika, che aveva sposato un anno fa, e la figlia Iliade nata nel suo matrimonio precedente.
Lo scorso anno a febbraio, aveva annunciato la decisione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi esclusivamente al “Teatro Accademia Marescotti” a Ravenna. Tra le sue interpretazioni indimenticabili il dottor Randazzo in Johnny Stecchino di Benigni.

Una vita per il cinema e il teatro, dall’impegno civile alla commedia, senza dimenticare l’attività per tramandare il mestiere ai giovani attori e la passione per il dialetto romagnolo, che aveva contribuito alla riscoperta e del quale era un interprete apprezzato. Il mondo dello spettacolo italiano piange Ivano Marescotti, attore e regista. È morto a Ravenna, nella cui provincia, a Villanova di Bagnacavallo, era nato 77 anni fa. Marescotti era da qualche giorno ricoverato all’ospedale della città per l’aggravarsi di una malattia.

Sterminata e poliedrica la lista di produzioni e registi con i quali ha lavorato in quarant’anni di carriera, da quando, cioè, decise di far diventare una professione la sua passione, lasciando l’impiego al Comune di Ravenna. Ha lavorato in teatro con Leo de Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi, Marco Marinelli, ma ha partecipato anche a oltre cinquanta film, lavorando con registi del calibro di Anthony Minghella, Ridley Scott, Marco Risi e Pupi Avati. Senza disdegnare ruoli in pellicole comiche: indimenticabile la sua interpretazione del dottor Randazzo, inflessibile ispettore di Johnny Stecchino di Roberto Benigni, più recente la sua collaborazione con Checco Zalone. Moltissime anche le fiction alle quali ha partecipato. Ha avuto 6 candidature al Nastro d’argento, che ha vinto nel 2004 per l’interpretazione nel cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani. Molto forte il legame con la sua terra: a partire dagli anni ’90 ha iniziato un approfondito lavoro di recupero del romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla sua maniera Dante e Ariosto. Il suo monologo sulla Romagna, popolarissimo su Youtube, è un irresistibile apologo sulla tolleranza e la convivenza. E con un rito civile in dialetto romagnolo si sono celebrate, un anno fa, le sue nozze con la moglie Erika. Come ha ricordato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, era anche un punto di riferimento per la comunità culturale della sua città, soprattutto con il suo Teatro Accademia Marescotti. Ed è stato sempre anche un uomo politicamente impegnato, a sinistra, sebbene in più di un’occasione ferocemente critico nei confronti delle varie forze politiche. Nel 2014 si è candidato alle elezioni europee con la lista ‘L’altra Europa per Tsipras’.

ansa


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